lunedì 23 aprile 2012

Giornata Mondiale della Terra - 22 aprile

Dove ci porta il cosiddetto sviluppo?

Sono 175 i paesi che nel mondo celebrano il 22 aprile la Giornata Mondiale della Terra. Siamo giunti alla quarantaduesima edizione dell'Earth Day, per difendere l'ambiente, ma soprattutto per ricordare che un miliardo di persone nel mondo non hanno cibo, né acqua a sufficienza. E un altro muiardo e mezzo è senza elettricità.

Salviamo il Pianeta, salviamo madre Terra! Ma come?
I futurologi di turno s'interrogano, si chiedono dove va lo sviluppo. Quale prezzo ecologico c'è da pagare. Cosa bisogna fare per uscire dallo sviluppo che produce ricchezza soltanto per pochi. Il divario tra gli individui più ricchi e quelli più poveri tende ad allargarsi. E' proprio questo tipo di sviluppo che inquina la natura, "perché non la rispetta  allo stesso modo in cui non rispetta gli individui". A dire questo è un antropologo, che di futuro se ne intende, Marc Augé, l'autore di "FUTURO", pubblicato recentemente da Bollati Boringhieri. Secondo lui è il motore del sistema che va cambiato e per fare questo occorre una lucidità che soltanto l'istruzione ci può dare. E' la formazione che mette in moto energie  non inquinanti. Le energie dello spirito e della conoscenza. E' questa la via di salvezza di noi tutti e della Terra. L'istruzione estesa a tutti gli strati della popolazione. E' essa l'arma potente per padroneggiare tutti gli aspetti della crescita; per ripensare il nostro rapporto con  la natura.
E' dunque ancora una volta l'istruzione la grande leva  della società, capace di cavare da se stessa le migliori energie per garantire a tutti un mondo migliore e un modo diverso di combattere l'impoverimento della nostra società.
La miseria culturale si è già imposta da diversi decenni attraverso il dominio delle televisioni commerciali e dei loro padroni. Oggi misuriamo l'estensione di quesa iattura in termini di ignoranza, rilassatezza dei costumi
e perdita dei valori. Si tratta di una vera e propria espoliazione che dall'uomo si estende all'ambiente, alla natura, alla Terra che viene ogni giorno impoverita e defraudata.
E' ora di dare un segnale forte, di reagire, di aprire gli occhi, di pensare  nuovi progetti di sviluppo che non escludano l'uomo.


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