martedì 7 febbraio 2012

David Hockney












 

DAVID HOCKNEY ALLA ROYAL ACADEMY OF ART DI LONDRA


 CELEBRA IL RITORNO DELLA PRIMAVERA




“L’arrivo della primavera non si può celebrare con un solo quadro”, dice David Hockney, il più grande pittore vivente (come l’ha definito la stampa inglese), che dal 21 gennaio espone alla Royal Academy di Londra fino al 9 aprile.
E così ne ha prodotti 52, mobilitando, com’è sua consuetudine, tecniche e tecnologie più all’avanguardia.
Questa volta è stato l’iPad, “ con un’aplication che costa appena 8 sterline”,  Brushes, spiega Hockney, ma che ti permettere di dipingere con le dita sullo schermo, facendo il pennello grosso e quello fino e mescolando a piacere il colore”.
“The arrival of spring in Woldgate, East Yorkshire, in 2011”, sotto questo titolo che annuncia l’arrivo della bella stagione nel paese dove  è nato 74 anni fa, Hockney ha catalogato i suoi enormi quadri fatti sull’iPad, 51 stampe, raffiguranti paesaggi alberi e cespugli, visti da vicino, quasi per scrutarne la crescita, dominati da un immenso quadro ad olio, il 52°, posto in fondo alla sala che li abbraccia e comprende tutti.
Sono paesaggi inconfondibili, di una grandezza impressionante, quasi due metri per cinque, prodotti con la tavolozza tecnologica, sulla quale l’estro creativo si è librato oltre ogni aspettativa.
Il tessuto coloristico è sofisticato e scaltro, a volte esplosivo, a volte leggero e infantile, mai naife come vuole apparire. Non dimentichiamo che Hockney è stato uno dei maggiori esponenti della Pop art inglese, abituato ad inquadrare con ironia la vicenda dell’uomo cittadino entro le quinte di un falso teatrino.
Ma qui siamo lontani da quella stagione. C’è di mezzo la sua lunga permanenza nella California del Sud, oltre trent’anni, dove ha dipinto tante piscine delle ville californiane e  dove ha vissuto e convissuto una lunga relazione con la tecnologia applicata alla sua pittura.
In principio fu la Polaroid, con la quale realizzò i suoi celebri collage fotografici, per passare in seguito a fotocopiatrici e stampanti, le grosse Xerox a colori appena uscite nel 1985.
Nel 1987 sperimentò Quantel Paintbox e a seguire, sempre attento alle novità, nel 1991 disegnò con Apple Macintosh, con qualche problema sulla velocità dell’esecuzione del disegno.
Con l’uscita di iPhon e dell’iPad, Hockney ha potuto buttar via il blocco per gli schizzi e le matite: il disegno e la scelta dei colori ora sono diventati istantanei e si possono cancellare come non è possibile fare sulla tela, con un semplice movimento delle dita. Ma dipingere su iPad non è così facile come l’artista fa intendere. La tecnologia c’è, ma i risultati hanno a che fare con le capacità artistiche, la padronanza del disegno e la grande dimestichezza con l’uso delle tecnologie.
“Ho passato trent’anni in California, dove la primavera è breve, quasi non te ne accorgi, è sempre estate da quelle parti, così tornare a casa ha avuto un grande impatto visivo” – E Hockney l’ha voluta raccontare non soltanto disegnando e dipingendo, ma anche filmandola con 9 telecamere fissate alla sua jeep, per riprendere il paesaggio nel trascorrere delle stagioni nei campi, nei boschi e nei vialetti che circondano la casa della sua infanzia. Quelle immagini trasferite in video digitali in alta definizione scorrono ora su 18 schermi, come quadri viventi per  mostrare il susseguirsi delle stagioni nella campagna dello Yorkshire  e offrire allo spettatore una visione spettacolare dell’evento.
Una mostra mozzafiato, l’ha definita qualcuno, perché acanto agli enormi
quadri che annunciano l’arrivo della primavera, altre opere si sono aggiunte, provenienti da collezioni inglesi e internazionali e tra esse c’è anche il gigantesco “A Bigger Grand Canyon”(1998), realizzato con l’incredibile numero  di 60 tele accostaste.
Il miracolo di questa mostra si è potuto realizzare perché la Royal Academy of Art, dispone di spazi espositivi immensi.
 Riusciranno il Museo Guggenheim di Bilbao e il Museo Ludwing di Colonia, coorganizzatori della mostra con la prestigiosa istituzione inglese, ad ospitarla, quando si sposterà rispettivamente nei loro spazi dal 15 maggio al 30 settembre e dal 29 ottobre del 2012 al 4 febbraio 2013?
( Francesco Prestipino).




Nessun commento:

Posta un commento